domenica 22 maggio 2011

Il Nuovo Web

Originariamente il web è stato concepito come modo per visualizzare i collegamenti ipertestuali (insieme di documenti messi in relazione tra loro tramite una parola chiave) statici creati grazie all'utilizzo del linguaggio di marcatura Html (HyperText Markup Language). 
In seguito, grazie all'evoluzione di Internet cambiano sia le modalità che le pratiche di utilizzo del web che diventa web 2.0 e che costituisce un approccio filosofico alla rete: gli utenti non sono più semplici fruitori di servizi ma, sono loro stessi produttori di informazioni da condividere con gli altri! 
Tutto l'insieme di quelle applicazioni quali blog, wiki, forum, chat, social network, permettono un maggior livello di interazione tra gli utenti che possono addirittura separare le informazioni dalla loro forma, anche senza conoscere linguaggi di programmazione complicati!
Cambia il modo di relazionarsi, socializzare ed interagire... in una società che sembra essere in uno stato di connessione continua!
E la tradizionale comunicazione faccia a faccia non può reggere il confronto con uno schermo che agisce da filtro e facilita molte volte la diffusione di stati d'animo o pensieri che probabilmente di persona non si avrebbe mai il coraggio di esprimere! 
Ma sarà veramente così? 


5 commenti:

  1. Beh penso che la comunicazione dietro uno schermo rende a proprio agio la persona e facilita la comunicazione, molte volte si dicono cose che in presenza non si ha il coraggio di dire!

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  2. condivido in pieno con te... la mia preoccupazione sta nel fatto che non bisogna però sostituire del tutto la comunicazione faccia a faccia con quella virtuale...

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  3. io la vedo come un'arma a doppio taglio...se da una parte può facilitare il soggetto ad esprimere qualcosa che in presenza inibisce fortemente,e quindi visto come elemento facilitante di comunicazione, dall'altro lato perseverando con tale atteggiamento puo' diventare un grande ostacolo nella capacità di comunicare anche qualcosa di piu' banale in un situazione che richiede un'interazione face to face...mi chiedo se il perseverare di tale atteggiamento (specialmente quando viene utilizzato come ausilio per superare le barriere architettoniche della comunicazione che si incontrano nella comunicazione in presenza) possa sfociare nell'eccessiva inibizione?

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  4. non saprei... perché è anche vero che se una persona è timida lo è anche con l'ausilio del mezzo... però certamente si sta diffondendo questo fenomeno comunicativo virtuale che non aiuta di certo le interazioni face to face...

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  5. io penso che la comunicazione face to face non deve essere sostituita con quella virtuale, ma quest'ultima deve rappresentare uno strumento aggiuntivo.

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